Il Pezzo Etneo

Malamovida tra politica, mafia e padel: così Trantino è diventato sindaco di Catania
L’Orsacchiotto di Marino, gli Assinnata, i Raciti e la vicinanza all’Mpa e a Galvagno
Gabriele patti,  15 Aprile 2024
C'è PierMaria Capuana con la sua lista Changes, il sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso, l'ex consigliere comunale Santi Porto e la famiglia Raciti. Tutti conoscono Ettore Marino, il suo locale - più volte sanzionato senza che sia mai stata data esecuzione ai provvedimenti - la sua famiglia e i tornei di padel al centro sportivo dell'ex calciatore argentino Sergio Almiron, compagno di gioco di Giuseppe Tringale. Al centro c'erano le elezioni comunali a Catania. Ecco come Tremotino è riuscito a conquistare la poltrona da primo cittadino

La movida e gli interessi di politica e mafia a Catania viaggiano sullo stesso binario. Circostanza che talvolta favorisce i grandi imprenditori ai quali spettano privilegi riservati alla società che conta: la quasi totale esenzione da provvedimenti sanzionatori e trattamenti di favore. Così il legame tra politica, imprenditoria e mafia si riversa nei locali della malamovida. Una rete di contatti che ha finito per agevolare la candidatura a sindaco di Enrico Trantino, tra interessi più di parte che collettivi.

Quelli prerogativa di chi crede di poter agire indisturbato. Se per il Ginger di Edoardo Guarnera, La Drogheria di Federico Sanfilippo e l'ex Gé di Alberto Tomaselli, l'asse politica-ristorazione si sviluppa lungo le vie cittadine, per altri gli affari si proiettano fino alla cintura etnea con collegamenti tra ex presidenti di Regione, uomini fidati di politici di lungo corso, sindaci del comprensorio e centri sportivi. Come i campi di padel dell'ex calciatore argentino Sergio Almiron, al civico 25 di via Domenico Savio, a Gravina. Proprio lì, uno degli imprenditori della malamovida organizza tornei di padel.

Titolare di almeno quattro locali dislocati tra comune e provincia, Ettore Marino è stato destinatario di diverse sanzioni irrogate dal Comune di Catania per occupazione abusiva di suolo pubblico. Come, per esempio, il provvedimento comunale che dispone la chiusura per cinque giorni di uno dei suoi esercizi, la revoca della concessione di suolo pubblico e il divieto di rilascio di questa per un anno. Si tratta de L'Orsacchiotto al civico 55 di via Gemmellaro.

Foto scattata il 12 aprile 2024: Marino occupa abusivamente il suolo pubblico anche se è stata revocata l'autorizzazione

Il locale è stato multato e la concessione revocata perché, si legge nel verbale della polizia municipale, «munito di autorizzazione per occupazione di suolo pubblico per 62 metri quadri, ma all'atto del controllo ne occupava 75,30 avendo posizionato delle fioriere in eccedenza sulla sede stradale» e perché «esercitava l'attività di somministrazione di alimenti e bevande con F24 pagato per l'anno 2023 per 9,36 metri quadri (3,60 x 2,60) ampliando la propria concessione all’esterno del proprio esercizio di ulteriori sei metri quadri».

Cinque mesi dopo, dell'esecuzione del provvedimento non c'è traccia: Marino infatti non ha rimosso tavoli e sedie così come imposto dal provvedimento emanato dagli uffici di Palazzo degli Elefanti che hanno disposto la revoca della concessione. Il motivo starebbe nella mancata notifica del provvedimento: perché se non c'è ricezione, non c'è esecuzione, secondo la legge. La domanda è: perché non c'è stata la notifica? Un interrogativo a cui si può rispondere ricostruendo carriera e relazioni di uno degli imprenditori della ristorazione più in voga a Catania.

Chi è Ettore Marino?

Quattro locali tra discoteche e ristoranti, l'organizzazione di tornei di Padel e serate in discoteca. Giacca, cravatta e vita mondana, selfie da leone della movida e fitte relazioni con i più potenti politici catanesi e siciliani. L'Orsacchiotto ha dato il via alla sua carriera da imprenditore, dal 2019 infatti Marino allieta le serate degli avventori di via Gemmellaro con due locali riuniti sotto lo stesso marchio: la Pinseria al civico 61 e il Lounge Bar al civico 55, proprio quello sanzionato a novembre. Entrambi sono contrassegnati dall'ormai riconoscibile orsetto blu che riproprone anche in versione analogica sottoforma di pupazzo di pezza con cui addobba gli interni di tutti i suoi esercizi.

Marino era comproprietario al 49 per cento di un altro locale più volte raggiunto dai carabinieri e dagli agenti della polizia: l'ex Hangar 22, ribattezzato Spazio 22 music lab. Rinomata attività della Catania da bere che adesso, nella sua precedente denominazione, risulta inattiva: l'ultimo protocollo è stato evaso nel 2017.

Con lui, a dividersi la proprietà dell'Hangar 22 c'è Michele Gualtieri - sarebbe meglio dire c'era, dal momento che la denominazione non è più registrata alla camera di commercio dal 2017 e non c'è traccia di altra società denominata Spazio 22 - che parallelamente è anche titolare di Terrazza Music & Drink a Lampedusa. Gualtieri ha avuto un ruolo anche al Girone dei viziosi, ex ristorante al civico 6 di via La Piana, in piazza Università. Una delle tante attività - adesso cessata - in cui, almeno fino al 2011, si organizzavano eventi e serate tra giochi a quiz come il Dr Why e karaoke, a quanto pare con l'ausilio del non ancora presidente dell'Ars Gaetano Galvagno.

A dicembre 2022, quando lo Spazio era ancora un Hangar, l'attività è stata destinataria di un provvedimento di chiusura di 15 giorni per una lite tra giovani, quasi tutti minorenni. Al centro della rissa ci sarebbe stata una discussione animata con il padre di due ragazzi che pretendevano di entrare, anche se era stata raggiunta la capienza massima del locale. Stando al racconto, per tutta risposta, il padre dei due giovani lo aveva schiaffeggiato, minacciando che sarebbe ritornato «per completare l’opera». In una sala da ballo che, stando a quanto ricostruito da questo giornale, sarebbe vicina alla famiglia Raciti, di cui Francesca è titolare del lido in odor di mafia Le Capannine.

Nel 2021 un incendio ha distrutto gran parte del lido e il titolare de L'Orsacchiotto ha prestato il proprio aiuto per la ricostruzione. Raciti,invece, è stata candidata come consigliere alle ultime Amministrative nella lista Trantino sindaco, senza però riuscire a ottenere la poltrona a sala Verga.

Nella stessa lista c'è però anche chi ce l'ha fatta: il consigliere comunale Antonio Manara, detto Entoni: a quanto pare la sua candidatura è stata sostenuta da uno dei cugini di Ettore Marino, Luca. Il padre Giuseppe Marino, il 25 maggio 2023 promuoveva il santino elettorale dell'attuale consigliere comunale e di Graziella Baciulli, anche se la sua candidatura non ha avuto la stessa sorte del compagno di lista.

I rapporti con la politica a Gravina e a Catania

Marino sarebbe vicino all'ala Mpa di Raffaele Lombardo a Gravina di Catania, in particolare agli ex consiglieri comunali Santi Porto e Mario Leotta. A Catania, invece, ha curato la campagna elettorale di PierMaria Capuana nell'ultima tornata che ha visto il pupillo di Falcone conquistare la poltrona da consigliere comunale. Il nipote del Santone e figlio dell'ex consigliere comunale Daniele, organizzava eventi con la sigla Changes - riconducibile alla lista politica Cambiamento di Capuana - al Gems Exclusive Club di via Squillaci 5, altro locale di Marino, insieme ai gruppi organizzativi Wave e Raggaeton. Ma i santi in paradiso dell'imprendiore non finiscono qui.

Nino Spartà, padre della consigliere Domenica, meglio noto come Zio Nino

Nel paese della cintura etnea, infatti, l'Orsacchiotto organizza tornei di padel al centro sportivo Almiron padel fondato dall'ex calciatore argentino Sergio Almiron, di cui amministratore unico è Carmelo Pappalardo e la proprietà è ripartita nella misura del 25 per cento ciascuno tra quest'ultimo, Grazia Concetta Uccellatore, Clara Fichera e la moglie di Almiron Alejandra Elsa Tripiana. Titolari a cui è molto vicino il sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso - prima fedelissimo di Pogliese, adesso sempre più in stretto rapporto con il presidente Ars Galvagno e in corsa per un seggio al Parlamento europeo - in Consiglio sostenuto tra gli altri dall'ex autonomista Domenica Spartà, la consigliere comunale figlia di Zio Nino, eletta tra le fila di FdI nell'ultima tornata elettorale. Gravina, infatti, è uno di quei Comuni in cui è più evidente l'intesa tra Galvagno e Lombardo, dove confluiscono anche gli interessi del revisore contabile più rinomato di Catania Niccolò Notarbartolo.

Vicino ai gestori ci sarebbe l'ex uomo di fiducia, in rapida successione, di Lombardo, Sammartino e Pogliese, Giuseppe Tuccio Tringale* che, con Almiron, ha disputato diversi tornei Fitpra. Ex consigliere comunale a Catania in quota Mpa transitato in corso di consiliatura con l'attuale vicepresidente del governo regionale, Tringale adesso è nello staff di Ruggero Razza, l'ex delfino di Musumeci passato con Galvagno, in lizza per un posto a Bruxelles alle imminenti elezioni europee.

Roberto e Luca Marino (padre e figlio), condannati in primo grado nel processo scaturito dall'operazione Jukebox

Ettore Marino è anche cugino di Luca Marino omonimo del precedente e figlio di Roberto Marino, questi ultimi condannati in primo grado per associazione mafiosa, in particolare perché, nel processo instaurato a seguito dell'operazione Jukebox, è emersa la loro appartenenza al clan Assinnata di Paternò, articolazione della famiglia mafiosa dei Santapaola. Stando alle carte dell'inchiesta, Luca Marino, nipote di Nuccio Cannizzaro che nel 2005 era uno dei capi e degli elementi più pericolosi dei Santapaola, è stato il responsabile del gruppo mafioso di San Giovanni Galermo. Nello stesso processo a essere condannate perché appartenenti allo stesso clan - non in via definitiva, lo precisiamo, è ancora in corso il giudizio d'appello - sono state Rita e Francesca Spartà, sorelle da parte di padre della consigliere a Gravina Domenica.

*Aggiornamento del 15 aprile 2024 alle 22.30

Il compagno di padel di Almiron non è l'ex consigliere comunale Tuccio Tringale, ma il fratello Giuseppe. Ci scusiamo con i lettori, i fratelli Tringale e Sergio Almiron

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